Se si ama la cultura, la storia millenaria che continua a vivere nelle pietre dei castelli, che si insinua nei selciati lustrati da secoli di passi, se si ama scoprire un giardino e capire la sua storia attraverso i nodi dei suoi alberi, allora, non si può non amare Strassoldo con i suoi castelli ed il suo borgo.
Una domenica di primavera, tempo incerto ma carico di promesse, di pioggia e di sole, alla fine, poi, hanno vinto le nuvole che gentilmente hanno permesso al bellissimo evento "In primavera: fiori acque e castelli" di aver luogo. Ci tornerò sicuramente anche in autunno, ma per ora ancora mi gusto le bellissime ore trascorse in questo luogo, affascinante, bellissimo e ricco di storia.
Ogni anno questo evento non smette di affascinarmi, perdersi tra antiche conche di pietra, alberi secolari e aiuole disegnate dal bosso è un piacere che solo gli innamorati dei giardini sanno cogliere appieno.
Ho fatto tante foto, poi mi sono arresa alla bellezza del luogo e mi sono concentrata solo su questo, ma qualche scatto degli interni non manca e sarà oggetto di un prossimo post.
Ho potuto anche fare acquisti e con me sono venute a casa camomille ed erba di san Pietro, lo sapevate che a masticarne un pezzetto sembra di aver in bocca una Brooklyn? e poi, e poi, libri, tra cui uno autografato ma questo ve lo racconterò un'altra volta.
Tutte le belle cose finiscono e anche questa giornata ha visto il suo tramonto, i cancelli del castello si son chiusi. Il prossimo appuntamento è per l'autunno quando andranno in scena frutti acque e castelli.