Chi non ricorda la prima declinazione latina? Io l'ho imparata cantando, era un metodo infallibile, del nostro professore di lettere, quello di farci mandare a memoria le cose noiose con l'ausilio del ritmo di una filastrocca.
Lo scorso inverno mi è balenata l'idea di ricamare questa declinazione insieme a tante rose, a me piacciono tanto, ci ho aggiunto una massima latina del I° secolo a C che tradotta significa che anche una spina è gradita se ci si aspetta una rosa.
E' nata così la mia personale collezione di rose, un giro di pizzo ed ecco un copri vassoio o una tovaglietta per servire il tè.
14 commenti:
Stupenda! bella l'idea! Un abbraccio Savina
Che bel ricamo!! Cosa hai usato, il punto erba? Grazie
@Viola: è il primo punto di ricamo che ho imparato dalla nonna, lei lo chiamava punto indietro, ciao.
Mi piace molto, delicato e dolcissimo, davvero un bel lavoro, complimenti!
Ciao
Anto
CHE BELLA IDEA...BRAVA...GIUDITTA
Ecco un bel modo per far amare il latino.....quanto l'ho odiato!
Bellissimo!!!
Raffaella
Trovo che il tuo lavoro sia meraviglioso! Complimenti!
Bellissimo ricamo... e quanti bei ricordi!!
Naty
E' bellissimo!!! Mi piace la frase e non mi ricordavo più la declinazione! :(
Hai avuto una bella idea per il tuo lavoro, così potrai sempre servire un tè in mezzo alle rose
Adriana
Marina e' veramente fantastica!!! Bellissima l'idea I colori tutto..... complimenti!!!!!!
Bacione
Francesca
Molto bello questo sampler, anch'io come te adoro le rose,il latino per mia figlia croce e delizia, ciao M.Grazia
fantastica idea e lavoro raffinato.glo
Oh ma se è bella questa delicatissima tovaglietta! E non nascondo che mi ha provocato un piccolo tuffo al cuore il ricordo dell'apprendimento della prima declinazione...
Ciao Susanna
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