domenica 20 marzo 2011
pierina
Pierina Boranga ( 1891-1983 ) bellunese, a costo di vari sacrifici da parte dei genitori di umili origini riuscì a diventare maestra a soli 17 anni, una brava maestra che amava la natura, che studiava botanica, che scriveva bene e disegnava benissimo e per l'editore Paravia scrisse dei bei libri dedicati ai ragazzi. Oggi al mercatino dell'antiquariato di Gradisca d'Isonzo sono riuscita a trovarne tre dei più belli, ecco un suo testo adatto alla stagione:
LA PRIMULA
Ai piedi di una siepe che circonda un prato tra le foglie secche, è sbocciato un fiorellino giallo: è la primula. È tutta aperta e sembra che attenda qualcosa. A un tratto oscilla e tremola un poco.
Pare che si faccia allegra. Una pianticina che le cresce accanto le domanda:
Che cosa fai? Chiami le tue sorelline a fiorire insieme con te?
No, pratellina! È venuto... l'ho sentito...
Che cosa?
Il venticello tiepido, quello che sveglia i fiori del prato.
Perchè non gli hai detto di fermarsi da me? Ho bisogno anch'io di aprire il mio bocciolino. È tondo e gonfio, ma non riesce a staccare le foglioline del calice che lo coprono; perchè gli manca un po' di calore.
La primula la interruppe:
Zitta, mi pare che il venticello stia ritornando da questa parte. Vedo le erbette tremolare. Poverine! Sono, un po' patite e gialle a causa della brina, ma un po dI verde ce l 'hanno ancora e dell'altro sta formandosi sui fili nuovi. Se tu sapessi quanto è bello! il verde nuovo dell'erba!
Ti prego, primula, parla gli tu per me; io ho la vocina debole, perchè sono ancora mezzo addormentata.
Venticello tiepido cqe giri per la campagna, fermati e ascoltami. C'è qui una pratolina che domanda una tua carezza, perchè ha freddo.
Mi dispiace - m rispose il venticello. - Perchè non si è chiusa stanotte? ..
Il suo fiore è ancor in boccio - spiegò la primula. -Ti chiede un po' di calore per essere aiutata ad aprirlo. Ha tanta voglia di vedere il sole.
Eccoti la carezza che desideri, povera pratolina. Ed ora apriti, ma piano piano. Quando ritornerò in questo prato, spero di vedere il tuo bell'occhiolino d'oro circondato dalla frangia dei petali bianchi. Addio.
Fermati un poco qui, venticello! - supplicò la primula.
Rimani a scaldare le erbe nostre vicine.
Non posso, mia cara primula. Ci sono le frange dorate dei nocciuòli che mi aspettano per essere aiutate a spandere nell'aria la loro polverina gialla. Poi ci sono i rami degli alberi che vogliono una spazzolatina per farsi belli, prima che le gemme sboccino, poi...
E poi che cosa, venticello: - si affrettò a chiedere la primula.
Poi ci sono le mammole... Oh, care violette, così piccine! Dove sono? Portami un poco del loro profumo!
Te lo porterò fra qualche giorno; ora sono ancor in boccio. Aspettano che l'erbetta sia più alta per fiorire.
Non vogliono farsi vedere.
Sono umili e modeste. Ma ora ..devo riprendere il mio viaggio
Addio primula.
Ti ringrazio di a vere trattenuto il venticello, primula. Guardami ora: ho aperto il mio occhiolino.
Ora posso guardare il cielo: quanto è bello!
Non è del tutto sereno. ma quell,e nubi che viaggiano lassù non sono come quelle dei brutti mesi del freddo: sono più leggere e si vestono di bei colori.
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12 commenti:
che delicatezza e poesia che c'è in questo racconto,si respira l'amore per la natura in tutte le parole,grazie per averlo condiviso con noi.
Ciao Fabrizia
Ha ragione Fabrizia...davvero delicata...grazie per averla condivisa.
Debora
Da maestra non posso che apprezzare moltissimo...
Loredana
Non ci sono parole, è davvero uno splendido estratto, mi faresti sapere anche i titoli dei libri?
Grazie e buona primavera!
Manuela
Ciao Marina...sai che non ne conoscevo l'esistenza è adatta per dare il benvenuto alla primavera...ah quando puoi, passa dal mio blog c'è una sorpresa che ti aspetta ;)
Buon inizio di primavera!
Carmen
che bella!!!
Buona settimana
mary
Bellissima questa poesia!!!..e di una dolcezza infinita!!
baciotti
Denny*
Grazie per averci regalato un momento spensierato....
Evviva le primule!!
d.
Deliziosa!!!! Grazie. Tinu
Che preziosità hai scovato!
Bella Gradisca eh? A me piace l'atmosfera che tira da quelle parti.
Ma tu? Come va con la scrittura del tuo libro?
Grazie, per questa tenera storia.
Anto
solo tu potevi scovare una storia così tenera e delicata, da leggere quasi sottovoce ...
Fulvia
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