sabato 14 febbraio 2009

come il pane


Buon San Valentino!
Al mio amore, a mia figlia e agli amici.
Auguri con un cuore di farina,
Auguri buoni come il pane.

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giovedì 12 febbraio 2009

dettaglio

Questa settimana mi sento particolarmente ispirata e ho iniziato tre progetti diversi, non amo normalmente avere "troppa carne al fuoco" ma per una volta non ho resistito, sarà la voglia di sole e di colori teneri come i germogli che spuntano ora ma tutti i lavori in corso si ispirano al giardino e al risveglio della natura. Foglioline, petali e gocce di rugiada ispirano speranza ed allegria.
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martedì 10 febbraio 2009

tento la fortuna

Sono andata a visitare questo blog bellissimo http://chiaracountry.blogspot.com/ , e l'immagine qui sopra è il simbolo del suo blog candy, io tento la fortuna e auguro a Chiara un sacco di soddisfazioni.

lunedì 9 febbraio 2009

angolo fiorito


Un piccolo angolo fiorito in casa non manca mai, mia nonna diceva che fiori e bambini sono l'ornamento della casa, se poi dalla finestra entra un chiaro raggio di sole la magia è fatta e forse tra le verzure possiamo scorgere una fata, io mi accontento di un verde ranocchio che occhieggia tra i bulbi e il mio ultimo acquisto di antiquariato che vedete in primo piano.
Mi piace proprio il mio nuovo annaffiatoio con le sue belle incrostazioni di calcare, il beccuccio un pò rugginoso, le macchie color verderame e un bel buco frastagliato sulla parte superiore, è ancora abile a fare il suo lavoro, come un simpatico nonno che in pensione si dedica con passione al giardinaggio, le piantine che ha dissetato hanno gradito la sue cure e apprezzano la sua compagnia.
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giovedì 5 febbraio 2009

giornata uggiosa




Nemmeno i gabbiani questa mattina hanno tanta voglia di fare chiasso e intorno al porto, appollaiati sui cumuli di rete, aspettano, tranquilli e con sguardo attento il rientro delle barche da pesca con il loro goloso carico. Fa freddo e cielo, acqua e sabbia si confondono in una tinta indefinibile e zincata dove il faro come punto esclamativo mi ricorda che è ancora inverno.

martedì 3 febbraio 2009

proverbio



Questo cuore sapiente ha ricevuto in dote, oltre al sonaglino, un fiocco fatto con pochi centimetri di un vecchio pizzo in lino che è trattenuto da una forbicina civettuola, è diventato più simpatico così e il suo in fondo è un consiglio dettato dall'amicizia.
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lunedì 2 febbraio 2009

la candelora e san biagio


Oggi è la festa della presentazione di Gesù al tempio, conosciuta dai più come candelora perchè chi il 2 febbraio va a messa riceve una candela benedetta, che verrà accesa nei momenti di difficoltà che si incontrano durante l'anno. La saggezza popolare vuole che da questo giorno si possa capire se l'inverno ormai è finito o se al contrario la primavera tarderà ed infatti il proverbio dice: "candelora candelora, dell'inverno semo fora, ma se piove e tira vento dell'inverno semo dentro", sembra quindi che le belle giornate siano ancora molto lontane perchè oggi il tempo è proprio inclemente, ma c'è ancora una speranza perchè un' altro proverbio cita: "San Biagio ciaro e seriola (candelora) scura, dell'inverno no se ga più paura", San Biagio è domani e allora vedremo se la primavera è in cammino oppure no.
Per chi soffre di mal di gola ripetuti non deve dimenticarsi domani, 3 febbraio, di dire ua preghiera a San Biagio che è proprio il santo protettore della gola, ormai sta scomparendo questa devozione ma in alcune parrocchie il giorno della sua festa si può ricevere la benedizione fatta con due candele incrociate e appoggiate alla gola mentre il sacerote recita la preghiera di rito.
La mia nonna paterna abitava in campagna e d'estate andavo spesso in vacanza da lei, io me la ricordo piccola piccola con una lunga treccia grigia raccolta sulla nuca,era sempre vestita di nero con una traversa a fiorellini e in tasca teneva sempre la corona del rosario. D'estate coltivava l'orto, sempre ricco di verdure ma anche di zinnie, astri e calendule, quando nel cielo, all'orizzonte si profilavano nuvoloni neri e l'aria si faceva immobile e pesante ci faceva correre in cucina, accendeva la seriola e tirando fuori il rosario dalla tasca del grembiule recitava:" Santa Barbara e San Simon libereme dal fulmine e dal ton".
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