lunedì 2 febbraio 2009

la candelora e san biagio


Oggi è la festa della presentazione di Gesù al tempio, conosciuta dai più come candelora perchè chi il 2 febbraio va a messa riceve una candela benedetta, che verrà accesa nei momenti di difficoltà che si incontrano durante l'anno. La saggezza popolare vuole che da questo giorno si possa capire se l'inverno ormai è finito o se al contrario la primavera tarderà ed infatti il proverbio dice: "candelora candelora, dell'inverno semo fora, ma se piove e tira vento dell'inverno semo dentro", sembra quindi che le belle giornate siano ancora molto lontane perchè oggi il tempo è proprio inclemente, ma c'è ancora una speranza perchè un' altro proverbio cita: "San Biagio ciaro e seriola (candelora) scura, dell'inverno no se ga più paura", San Biagio è domani e allora vedremo se la primavera è in cammino oppure no.
Per chi soffre di mal di gola ripetuti non deve dimenticarsi domani, 3 febbraio, di dire ua preghiera a San Biagio che è proprio il santo protettore della gola, ormai sta scomparendo questa devozione ma in alcune parrocchie il giorno della sua festa si può ricevere la benedizione fatta con due candele incrociate e appoggiate alla gola mentre il sacerote recita la preghiera di rito.
La mia nonna paterna abitava in campagna e d'estate andavo spesso in vacanza da lei, io me la ricordo piccola piccola con una lunga treccia grigia raccolta sulla nuca,era sempre vestita di nero con una traversa a fiorellini e in tasca teneva sempre la corona del rosario. D'estate coltivava l'orto, sempre ricco di verdure ma anche di zinnie, astri e calendule, quando nel cielo, all'orizzonte si profilavano nuvoloni neri e l'aria si faceva immobile e pesante ci faceva correre in cucina, accendeva la seriola e tirando fuori il rosario dalla tasca del grembiule recitava:" Santa Barbara e San Simon libereme dal fulmine e dal ton".
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12 commenti:

enrica ha detto...

complimenti per il tuo blog, ho visto la foto per il concorso di primavera sul blog "atmosfera di casa" è veramente molto bella.
ciao.

Casa Cuori Colori ha detto...

oggi qui nevica , ci sono 35 cm di neve...la primavera é proprio lontana...!!!Da noi per San Biagio si usa portare a far benedire i panettoni rimasti dal natale, mangiandoli dovrebbero prevenire il mal di gola...!!!Ciao un bacione Paola

Faby ha detto...

qui da noi diluvia..la primavera purtroppo è ancora un pò lontana!!
....speriamo arrivi veloceeeee
un abbraccio

MANUELA ALBANESE ha detto...

... confido in San Biagio, perchè oggi il tempo è stato terribile, per noi genovesi vedere la neve sulle colline è da brivido! e poi il vento gelido ... voglio sciogliermi al caldo!!!
Manuela

girasolina ha detto...

Non conoscevo la candelora di San Biagio.
E'bella la leggenda che hai narrato.
Allora domani, dato che io ho perennemente mal di gola,saprò quale santo pregare.
Un caloroso abbraccio(dato che anche in Sicilia c'è freddo)
Stefania

Mery ha detto...

Ciao,
non so se ti ricordi ma tanti anni fa su rai uno prima del telegiornale, la sera faceva una trasmissione di pochi minuti che tempo fa e tra l'altro c'era una rubrica "almanacco del giorno dopo" : dicevano il Santo del giorno successivo, quando tramontava la luna o sorgeva l'alba, ti ricordi?
Ecco con i tuoi post un po' mi fai venire in mente quella rubrica, e mi piace tanto perchè mi ricorda un periodo bello dell'infanzia quando la tv era in bianco e nero...
Grazie,
Mery.

The little Witch ha detto...

sì, anche a Roma si diceva qualcosa del genere sulla candelora... ^^ qui a L'Aquila c'è un proverbio simile...

Vania e Paolo ha detto...

Ho letto con molto piacere questo post, sono usanze che nella mia famiglia sono sempre esistite.
Domani nella mia parrocchia c'è la benedizione per la gola, porterò la mia bambina perchè da quest'anno che ha iniziato la materna si ammala sempre alla gola, speriamo che con un pò di fede riesca a non ammalarsi più.
Un grande saluto Vania

Anonimo ha detto...

mi piace molto questo tuo post, è delicato. dolce
Leggerlo mi ha insegnato cose che non sapevo
Mi piace il tuo blog
Un caro saluto Marina
ti lascio il mio nel caso tu volessi passare a trovarmi qualche volta, magari ti offro una tazza di thè...
A presto
Vittoria (www.aniceandcinnamon.splinder.com)

Teodo ha detto...

Anch'io festeggio e questa mattina a digiuno ho mangiato il panettone, un pezzettino che ho tenuto,di quello tagliato a Natale.
Sono nata nel quartiere di San Biagio e oggi c'è una grande festa ed entrando in chiesa si può baciare la reliquia del Santo.
ciao ciao e grazie

Rosanna ha detto...

che bel post che hai scritto!
Qui, al mio paese, oggi è festa patronale, in onore di S. Biagio e si va in pellegrinaggio alle grotte, dove pare abbia sostato S. Biagio durante la peste, per farsi benedire la gola :)

Effeti ha detto...

Al mio scoglio San Biagio è il rudere di una piccola chiesetta ora sepolta dalla macchia mediterranea...
Anche oggi pioggia!
Fulvia